Un visionario della cucina contemporanea. Un fotografo e designer ironico. Un amico, per molti grandi chef che ha contribuito a scoprire e a portare al successo. Ma, prima di tutto, un appassionato della gastronomia, a tutti i livelli. Buonissima, come ogni anno, parte con la celebrazione di Bob Noto, gastronomo e fotografo torinese scomparso nel 2017, grande talent scout della ristorazione del nostro tempo, omaggiato fin dalla prima edizione con un premio a lui dedicato.
Ad aggiudicarselo, nell’annuale cerimonia di premiazione alla Centrale Nuvola Lavazza – che è anche l’inaugurazione ufficiale di Buonissima 2025 – è questa volta lo chef francese Alain Passard, a capo del leggendario ristorante Arpège, tre stelle Michelin a Parigi, premiato dalla giuria per il tema del “Talento”.
Ogni anno, infatti, il premio va alla ricerca di uno chef che rappresenti una delle tante qualità di Bob Noto, per omaggiarlo premiando coloro che, in cucina, possono portarle avanti al meglio.
Alain Passard, vincitore di quest’anno, va ad aggiungersi al palmarès dei vincitori delle edizioni precedenti: Andoni Luis Aduriz del Mugaritz premiato per l'”Irriverenza” (2021); Massimiliano e Raffaele Alajmo de Le Calandre per l'”Ironia” (2022); Renè Redzepi del Noma per la “Creatività” (2023) e Mariella Organi, responsabile di sala de La Madonnina del Pescatore per l'”Empatia” (2024).
La giuria del premio – presieduta dalla moglie e inseparabile compagna di pranzi e cene di Bob Noto Antonella Fassio e composta dagli chef Ferran Adrià e Paolo Griffa, dall’editore Marco Bolasco, da Sara Peirone e dagli ideatori di Buonissima Matteo Baronetto, Stefano Cavallito e Luca Iaccarino – ha motivato così la scelta di premiare il Talento di Alain Passard: “È Il cuoco che incarna perfettamente l’importanza che hanno sensibilità, perseveranza, talento e visione alla guida di una cucina.
Mai schiavo eccessivamente della tecnica, dialoga con la materia, i colori e le sue personali emozioni, riuscendo nell’era moderna viziata dalla globalizzazione ad esprimere una linea editoriale propria. Lo stile e il talento di questo cuoco sono unici, e alla sua tavola siedono politici, uomini dell’alta finanza, ma anche giovani curiosi e appassionati gourmet che vanno in pellegrinaggio da lui che riesce ad abbracciare ben due generazioni di clienti.
Il talento dunque non ha età, dimostrando che innovare è possibile quando oltre al cuore si esprimono carattere, costanza e amore per quello che si fa ogni giorno: restando in cucina”.
“Ricevere il Premio Bob Noto è un’emozione intensa”, ha commentato lo chef Alain Passard. “Bob era uno spirito libero, curioso e visionario, con uno sguardo unico sul mondo della cucina. Essere riconosciuto per il talento, un valore che lui celebrava con tanta passione, è un onore profondo. Il mio lavoro si nutre del gesto, della sensibilità e dell’ascolto della natura: sapere che tutto questo trova una risonanza così bella mi commuove sinceramente“.
“Bob Noto è stato un maestro e un amico che ha trasformato la passione in linguaggio universale. La sua capacità non risiedeva solo nell’intuito estetico o nella conoscenza profonda della gastronomia, ma nel sapere vedere oltre, nell’unire mondi apparentemente distanti con naturalezza e ironia. Bob riconosceva il talento negli altri per farlo emergere, senza mai imporsi: con curiosità, con rispetto, con quella leggerezza che nasce solo da una grande competenza. Oggi, attraverso questo premio, celebriamo la sua eredità e il valore del talento come forza che genera dialogo, cultura e innovazione — proprio come Bob ci ha insegnato“, afferma Giuseppe Lavazza, Presidente del Gruppo Lavazza.
“Il Premio Bob Noto, nato per onorare mio marito nell’ambito che più amava e che abbiamo maggiormente condiviso, è oggi alla 5ª edizione. E per me è un grande onore“, ha commentato Antonella Fassio, moglie di Bob Noto e Presidente della Giuria del Premio. “Grazie a chi, con lavoro e passione, lo tiene vivo ogni giorno“.
Buonissima, promossa dall’Associazione di Promozione Sociale EatBìn, è realizzata con il patrocinio della Città di Torino, della Regione Piemonte e della Camera di Commercio di Torino.