Inaugurato a Taormina Bàtu, il ristorante di fine dining del Grand Hotel San Pietro, 5 stelle lusso del gruppo Lindbergh Hotels & Resorts. L’hotel sorge all’interno di una villa del ‘900 che ha subito un importante intervento di ristrutturazione durante lo scorso inverno. Una volta entrati in questo paradiso terrestre, gli ospiti verranno avvolti dal profumo inebriante della macchia mediterranea che avvolge la struttura; inoltre, i più romantici potranno gustarsi una cena a lume di candela alla Rotonda sul Mare, una terrazza a picco sullo Ionio che offre la possibilità di celebrare, in totale riservatezza, momenti speciali. Non è da meno l’offerta gastronomica dell’hotel che regala un viaggio senza sosta tra i sapori e i profumi di questa magica terra. Oltre al Giardino degli Ulivi, il ristorante del Grand Hotel San Pietro, turisti e amanti del buon cibo ora potranno vivere una vera e propria esperienza sensoriale al nuovo ristorante gourmet Bàtu guidato dall’executive chef Luca Miuccio.
Miuccio è uno dei 10 Ambasciatori del Gusto siciliani che, da alcuni al Grand Hotel San Pietro, propone è una cucina che punta a esaltare la cultura siciliana, offrendo così la possibilità ai suoi ospiti di continuare il viaggio alla scoperta della Sicilia anche a tavola; attraverso giochi di consistenze, materie prime di qualità e di stagione, lo chef mira a far esprimere al massimo delle sue potenzialità un ingrediente. Tra i vari piatti che meglio rappresentano lo chef e il suo amore incondizionato verso la Sicilia c’è la ricciola alla brace con umami di pomodoro, Signature Dish di Bàtu, un piatto semplice ma di grande gusto che racchiude la cultura e la tra dizione culinaria della Sicilia.
Il nome del ristorante “Bàtu” si ispira ai fiori dell’ulivo, che sbocciano nel periodo compreso tra maggio e giugno; non si conosce l’esatta origine della parola Bàtu ma si pensa derivi dal greco antico e il termine veniva utilizzato per riferirsi ai fiori di ulivo. II forte legame con quello che viene considerato l’oro verde ritorna poi in tutto il menu, a partire dalla copertina che presenta rami di ulivo fioriti per poi passare a un percorso degustazione denominato “La raccolta delle olive”, che mixa prodotti della terra e il profumo e l’aroma inconfondibile delle olive.
Altro menu degustazione che rispecchia perfettamente l’estro dello chef è “Luca, ago e filo”: Miuccio, in questo caso, si fa guidare dalla sua creatività che in cucina trova la sua massima espressione e, proprio come in una sartoria dove si cuciono su misura degli abiti, così preparerà piatti ascoltando le emozioni e le sensazioni dei suoi ospiti, trasformando i desideri dei suoi commensali in vere e proprie opere d’arte da degustare. Ad accompagnare lo chef Miuccio in questa nuova avventura ci sono Luigi Bonomo, Food & Beverage Manager, il pastry chef Sandro Mazza, il sommelier Raffaele Nicotra.