La città di Messina è un territorio fertile per iniziative legate al fiorente settore dell’enogastronomia. Ormai è chiaro a tutti. A ottobre scorso il primo Street Food Fest organizzato da Confesercenti è stato accolto con un entusiasmo tale da stupire gli stessi organizzatori. Ieri nuovamente Messina ha lasciato il segno, mostrando la voglia di aggregazione dinnanzi ad iniziative di alto livello. Così la “Prima” di “Marina del Nettuno Gourmet”, è stata un gran successo di pubblico.
Non poteva essere altrimenti dinnanzi a chef del calibro di Massimo Mantarro, 2 stelle Michelin del Principe Cerami di Taormina, Pietro D’Agostino, 1 stella Michelin del “la Capinera” di Taormina, Giuseppe Biuso 1 stella Michelin del Ristorante “Il Cappero” di Vulcano (assente per un altro impegno e sostituito in cucina da Gianluca Sottile), Davide Guidara, dell’Eolian Ristorante di Milazzo, Best in Sicily 2017, Pinuccia Di Nardo e Nunzio Campisi dell’Antica Filanda di Caprileone, Best in Sicily 2011.
Pasquale Caliri, executive chef del Ristorante Marina del Nettuno – che ha ospitato l’evento organizzato con la collaborazione del giornale online “Cronache di Gusto” diretto da Fabrizio Carrera – è stato un perfetto padrone di casa che ha coordinato magistralmente la serata. Caliri ha ribattezzato la serata “Progetto Messina”. Tutti a lavorare insieme per rilanciare il territorio, che non ha nulla da invidiare alle altre province siciliane. “Insieme si corre più veloce, – ha commentato lo chef messinese – per noi è un grande orgoglio aver riunito questi chef importanti e tante aziende di eccellenze del messinese”. Grande soddisfazione per la perfetta riuscita dell’iniziativa, è stata espressa anche da Ivo Blandina, presidente della Camera di Commercio di Messina.
Tanti i produttori presenti che hanno dato la possibilità di degustare i loro prodotti.
Non solo cibo, come i formaggi e i salumi del territorio, dalla provola al maiorchino, dal prosciutto crudo alla porchetta di suino nero dei Nebrodi, ma soprattutto i vini hanno catturato l’attenzione degli intervenuti.
Non capita spesso di trovare le 3 DOC siciliane, Faro, Mamertino e Malvasia delle Lipari, fianco a fianco in una degustazione che ha messo insieme tantissimi produttori di Messina e provincia.
Dinnanzi al magico scenario dello Stretto di Messina, la degustazione di food and wine che ha preso il via nel tardo pomeriggio, si è prolungata sino alla tarda serata e i numeri sono stati davvero importanti.
Molto apprezzato anche il panettone artigianale presentato dal maestro pasticcere messinese Lillo Freni, insieme a “Nonsolocibus” di Fabrizio Scaramuzza.
“Avevamo previsto di servire 100 cannoli salati – ha commentato Nunzio Campisi – non ci siamo fermati un attimo e ne abbiamo serviti oltre 300”. Tutti i piatti degli chef sono stati apprezzati dai “gourmet” presenti. Il resident chef Caliri ha preparato un raffinato cannellone con farina di grani siciliani e farina mandorle, farcito con baccalà mantecato e servito con finta maionese di mandorle, salsa di alghe e semi di basilico.
Una freschissima versione di pesce stocco a ghiotta è stata la proposta del bistellato Mantarro che ha alleggerito la preparazione della classica ghiotta messinese, servendo lo stocco appena sbianchito con una salsa preparata con capperi, sedano, cipolla e olive, cotta brevemente, e completando la preparazione con una delicata e sofficissima spuma di patate.
Pietro D’Agostino ha proposto il gambero rosso con il sesamo, servito con ceci, cipolla rossa e fiori eduli.
Nuccio Campisi e la moglie hanno preparato uno squisito cannolo salato ripieno di tartare di manzo e servito con crema al formaggio e pepe verde.
Molto apprezzati infine, le alici marinate a secco con sale grosso di Davide Guidara e servite con purea di pomodoro siccagno secco e i ravioli alla norma di Gianluca Sottile.
Serata perfetta all’insegna dello stare insieme tra le tante eccellenze messinesi. In tanti per una sera hanno sognato ad occhi aperti degustando prelibate pietanze della cucina gourmet in riva allo Stretto di Messina. Esperienza da ripetere, presto!