“Due mondi, una tavola” tra alta cucina e pizza al Grand Hotel San Pietro con Pierangelo Chifari

by Redazione

Giovedì 12 giugno, alle ore 19.30, il ristorante Batu del Grand Hotel San Pietro di Taormina ospita “Due mondi, una tavola”, una serata speciale in cui due talenti della cucina siciliana uniranno le forze per un’esperienza gastronomica unica.

Protagonisti della serata saranno Luca Miuccio, Executive Chef dell’hotel, e Pierangelo Chifari, pluripremiato pizzaiolo dell’Archestrato di Gela a Palermo, noto per la sua ricerca sugli impasti e l’uso di materie prime d’eccellenza. Entrambi Ambasciatori del Gusto ed entrambi profondamente impegnati nella valorizzazione della cultura gastronomica siciliana, i due chef proporranno un menu in cui si alterneranno piatti firmati da Miuccio e pizze d’autore di Chifari, accomunati dall’uso degli stessi ingredienti, interpretati secondo due visioni differenti: quella dell’alta cucina e quella dell’arte bianca in un confronto creativo che celebra la biodiversità dell’isola, esaltando materie prime locali e stagionali attraverso tecniche diverse. Un gioco creativo a quattro mani che fonde tecnica, territorio e contaminazione, nella cornice elegante del Grand Hotel San Pietro.

Nel cuore della perla della Sicilia, sospeso tra il blu intenso del Mar Ionio e la maestosa presenza dell’Etna, il Grand Hotel San Pietro si conferma il fiore all’occhiello del gruppo Lindbergh Hotels, pronto ad accogliere una nuova stagione con eleganza rinnovata e il fascino di sempre, grazie anche al proseguimento dei lavori di restyling della struttura, iniziati due anni fa. Dopo il rinnovo di camere, hall, bar Belvedere e del ristorante gourmet Batu, nel 2025 l’hotel compie un nuovo passo: protagonista è il rinnovato ristorante Il Giardino degli Ulivi, con spazi ridisegnati, un design contemporaneo e una cantina enologica privata per degustazioni esclusive. Rinnovata anche la sala colazione, ora più funzionale, tecnologica e accogliente, per offrire un’esperienza mattutina all’insegna del gusto e del comfort.      
Anche Batu, il ristorante fine dining del Grand Hotel San Pietro guidato dallo chef Luca Miuccio, arricchisce la sua proposta con un servizio bar d’autore firmato dal bartender Marco Patanè, che presenta una nuova drink list ispirata alla filosofia vegetale della cucina. Cinque signature cocktail realizzati con tecniche innovative – fermentazione, chiarificazione, lavorazioni a freddo – tra cui spicca il concettuale “Pensiero di terra”, un’insalata catanese trasformata in cocktail.       
Completano l’esperienza una carta delle acque con oltre 20 etichette internazionali e una selezione di caffè d’eccellenza curata con Pascucci, con estrazioni al tavolo e metodi alternativi.

LUCA MIUCCIO        
Classe 1987 e originario di Taormina, Miuccio ha saputo coniugare la tradizione gastronomica della sua terra con una visione contemporanea e sostenibile della cucina. Executive chef del Grand Hotel San Pietro di Taormina, ha accumulato esperienze in ristoranti stellati e strutture Relais & Châteaux, sia in Italia che all’estero, perfezionando la sua arte culinaria in Inghilterra e Svizzera. Nonostante il suo percorso internazionale, Miuccio è però rimasto profondamente legato ai sapori e ai profumi della sua Sicilia, attingendo alla memoria della sua infanzia e ai prodotti della terra in cui è cresciuto.       
La sua filosofia culinaria si distingue per l’attenzione alla sostenibilità e al recupero delle tradizioni agroalimentari locali. In linea con le tendenze emergenti nell’alta ristorazione, Miuccio ha adottato un approccio che mette al centro il vegetale, invertendo la tradizionale gerarchia del piatto italiano, dove la carne o il pesce sono i protagonisti e le verdure il contorno. Nella sua visione, il vegetale non è più un semplice contorno, ma diventa protagonista assoluto. La carne e il pesce, tradizionalmente centrali, sono ora elementi di accompagnamento, piccole presenze pensate per esaltare e non sovrastare l’essenza del piatto. Un approccio che non è solo creativo, ma anche etico: una riflessione profonda sul nostro modo di mangiare e sulle responsabilità della cucina verso il pianeta, sottolineando l’importanza della sostenibilità e della stagionalità nella scelta degli ingredienti.

BATU
Il cuore pulsante di questa visione è Batu, vero laboratorio di ricerca e sperimentazione. Batu, il cui nome deriva dal greco antico e si riferisce al fiore dell’ulivo, simbolo di pace e saggezza, rappresenta perfettamente l’essenza del ristorante: un luogo dove la raffinatezza si mescola con la semplicità della natura, creando un’atmosfera unica e indimenticabile. La cucina di Batu è un viaggio sensoriale attraverso la Sicilia, dove ogni piatto racconta una storia fatta di ingredienti freschi e stagionali, di tradizioni culinarie e di emozioni. Nel menu di Batu, infatti, ogni piatto è costruito come un racconto: storie di orti, stagioni, ricordi e intuizioni. Tra le proposte più rappresentative spicca “Luca, ago e filo”, un itinerario su misura che cuce i sapori intorno ai desideri dell’ospite.    
Batu non è solo un ristorante, ma un manifesto gastronomico. Un luogo dove l’orto prende il posto d’onore e la cucina diventa uno strumento di narrazione e di consapevolezza. Con la sua proposta autentica e visionaria, Luca Miuccio si impone come una delle voci più originali della nuova cucina italiana.

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