La dieta mediterranea è la scelta migliore per il nostro benessere, è uno stile di vita inserito nel 2010 dall’Unesco nella lista del patrimonio culturale immateriale.
“Viviamo bene e mangiamo meglio, se possibile”. Elisa Vecchi – direttrice commerciale e conserve dell’azienda Finagricola – sintetizza così quella che dovrebbe essere la regola per tutti coloro che si prendono cura della propria salute e del proprio benessere. Ospite al Blanco Beach Club di Messina, in occasione del workshop “Viaggio nel gusto della dieta mediterranea” organizzato da Finagricola e rivolto ai professionisti della ristorazione, agli addetti ai lavori, a produttori e alla stampa, Elisa Vecchi si è fatta portavoce del progetto, finanziato dall’Unione Europea, che ha come scopo la sensibilizzazione verso l’aumento dell’utilizzo di ortofrutta fresca e conserve di qualità. Protagoniste della speciale degustazione del Blanco Beach Club le conserve di pomodori di Finagricola con due interpreti d’eccezione, il pizzaiolo del gruppo dell’Orso di Messina, Matteo La Spada, e lo chef stellato Nino Ferreri, patron di Limu a Bagheria. L’evento esclusivo ha messo al centro l’importanza della dieta mediterranea come stile di vita per vivere bene e in salute.
“Finagricola – ha spiegato Elisa Vecchi – è una cooperativa di produttori agricoli selezionati in tutta Italia che vende sia fresco che conserve. L’idea è quella di selezionare e utilizzare le varietà più pregiate del mondo fresco per farle diventare conserve. Proprio per questo facciamo prettamente datterino rosso, giallo e arancione, pizzutello e oblungo.
Perfettamente riuscita la serata grazie ai piatti realizzati dai due protagonisti della serata che hanno messo al centro delle loro ricette i prodotti della terra e della dieta mediterranea, dal pesce alle verdure, all’olio extravergine di oliva. Al centro della degustazione i pomodori, soprattutto in conserva. Il pomodoro, infatti, è tra gli ortaggi più utilizzati nella cucina italiana e europea e più consumati al mondo. Si adatta ad ogni ricetta ed è indispensabile in tantissime preparazioni, soprattutto in pizzeria, dove rende speciali le pizze più semplici, come la marinara o la margherita. Pizzaioli e chef ne studiano dolcezza e acidità per abbinarlo al meglio. Le varietà di pomodoro infatti si scelgono in base al livello di acidità, dolcezza, maturità per creare piatti dai più semplici ai più ricercati.
La degustazione di ieri sera al Blanco Beach Club di Messina ha preso il via con la bruschetta al datterino di Matteo La Spada, preparata con pane di farina di ceci, farro e lievito madre farcito con datterino rosso, pomodoro, avocado, feta, basilico e olio evo, abbinato al cocktail al datterino giallo con foglia di cappero reralizzato dal barman del Blanco Daniele De Carolis.
Tre i piatti preparati dallo chef Nino Ferreri: lo sgombro cunzato servito con datterino giallo e rosso, alici marinate, cipolla rossa e latte di primosale, capolavoro di gusto e delicatezza in cui il pomodoro si è espresso al massimo delle sue potenzialità; il riso carnaroli in bianco di pomodoro, con olio nduja, crudo di gambero rosso e pomodori semi dry; infine il merluzzo a ghiotta cotto al vapore e servito con ristretto di pomodoro, polvere di olive, aglio nero e spuma di patate al limone verdello con cui Ferreri ha voluto fare un omaggio alla città di Messina.
Anche con Matteo La Spada il pomodoro si è espresso al massimo. Tra i vari impasti, il classico, la pala e le tre cotture, il pomodoro è diventato protagonista nella “Marinara secondo Me” farcita con pomodoro pelato supremo in succo, crema di aglio fermentato in acqua e sale per 3 settimane, cucunci, confettura di pomodoro e olio evo; con il “Regno delle due Sicilie” (pizza in tre cotture con datterino giallo, foglie di cappero, alici, capperi e origano), con la “Caprese“, pizza in pala farcita con pomodorini in acqua di mare, mozzarella di bufala, olio e basilico, ma soprattutto con il “Paradiso del pomodoro” in cui la Spada ha utilizzato passata di pizzutello, cuore di bue alla brace, datterino giallo semi dry, pomodori secchi, polvere di pomodoro, basilico.
“Il protagonista principe della serata è stato il pomodoro – ha spiegato Matteo La Spada – perchè fa parte della dieta mediterranea e del connubio con la pizza. Avere dei pomodori trasformati e selezionati agevola tanto il nostro lavoro. Inoltre lavorare con Nino Ferreri è stato un grande piacere anche perchè ci ha dato una grande mano di aiuto all’Orso in Duomo perchè molte pizze sono firmate da lui”.
“É stata una bella serata. Questa collaborazione nasce dall’amicizia con Antonino D’Agostino – ha spiegato Nino Ferreri – che mi ha fatto conoscere la realtà di Finagricola, e con il pizzaiolo Matteo La Spada. Anche noi utilizziamo questi pomodori, oltre al fresco ovviamente, e penso che nella stagione fredda possa essere di grande aiuto. Ho dedicato due piatti al pomodoro, lo sgombro che mi piace cucinare in tutte le sfaccettature presentato qui con l’idea del pane cunzato nella versione liquida, e poi il risotto, che è in carta da Limu, in cui l’acidità prorompente contrasta con la dolcezza del pomodoro semi dry e insieme danno il giusto equilibrio al piatto. Per finire il merluzzo a ghiotta è il mio omaggio alla città di Messina che ci ospita”.
Un viaggio nel gusto e nella dieta mediterranea che è stato molto apprezzato.