Gli chef del ristorante Creda portano la loro cucina da Milano a Stromboli

by Redazione

Dal 3 al 31 agosto, gli chef Crescenzo Morlando e Dario Pisani porteranno la loro cucina popolare e la pasta IGP di 28 Pastai all’interno de “Il Gabbiano” Relais. Situato nella suggestiva località di Ficogrande, a Stromboli, questo relais offre un ambiente unico a pochi passi dal mare.

Gli chef Morlando e Pisani

La pasta di 28 pastai, che ha già conquistato i palati al Premio Stromboli, sarà al centro delle creazioni degli chef. Inoltre, la stessa pasta sarà protagonista dei charter esclusivi Mare degli Dei, dove lo chef Crescenzo delizierà gli ospiti durante il tour delle isole Eolie.

Gli ospiti del Gabbiano Relais potranno godere delle serate all’insegna della buona cucina mediterranea, con un menu dedicato alla pasta dei 28 pastai che include:

– Pasta patate e provola e ragù di polpo (18€)

– Casareccia 28 Pastai alla norma e pesce spada (18€)

 – Spaghettoni 28 Pastai “Il Gabbiano” con tonno affumicato, finocchietto selvatico, poco peperoncino (18€)

Durante il giorno, sarà possibile ordinare i piatti del CreDa e gustarli direttamente sulle imbarcazioni grazie al servizio di boat delivery.

IL PASTIFICIO: DALLA TRADIZIONE AL FUTURO

28 Pastai è un piccolo pastificio artigianale situato a picco sulla Valle dei Mulini di Gragnano. All’inizio dell’800, la sorgente Forma alimentava 28 mulini, ed in piena armonia sorgevano 28 pastifici. L’esperienza dei primi è diventata la forza dei secondi. Quel preciso momento ha ispirato il nome del brand: 28 Pastai. Ed è attraverso i volti dei pastai, i loro nomi, le loro storie, che l’azienda racconta la propria pasta, unendo in un giusto equilibrio la tradizione e la proiezione verso il futuro.



CreDa insieme a 28 Pastai e a “Il Gabbiano” Relais si propongono di rendere uniche le serate stromboliane, offrendo un’atmosfera accogliente e autentica.
La combinazione della location esclusiva e della prelibatezza del buon cibo promette di trasformare ogni pasto in un momento di piacere, serenità e relax.

Le storie dei 28 pastai, raccolti dalle nonne di Gragnano, sono affascinanti ed evocative, a metà tra leggende e memoria. I loro nomi sono: Alfonso, Angela, Aniello, Antonio, Baldassarre Carmine, Ciro, Egidio, Emidio, Francesco, Gaetano, Gennaro, Gerardo, Giacomo, Gigino, Gioacchino, Giovanni, Mimì, Nicola, Pasquale, Peppone, Raffaele, Rino, Sabatino, Salvatore, Saverio, Sebastiano e Vincenzo. Se le storie dei 28 pastai arrivano da un universo antico, la storia del Pastificio 28 Pastai comincia in quello che nel 1934 era il Molino e Pastificio Emidio Di Nola, sulla Valle dei Mulini di Gragnano. Emidio rappresenta la terza generazione di artigiani pastai. Suo nonno, Antonio, impastava i maccheroni a mano e così suo figlio Raffaele, che decise di aprire il primo pastificio “Di Nola”, di generazione in generazione. Fino ad Emidio, che nel 1890 si mette in proprio e nel 1934 acquista l’opificio, all’epoca già Pastificio Parlato. La vecchia insegna svetta ancora in cima all’edificio, facendo riaffiorare i ricordi di un bambino che deve il suo nome proprio ad Emidio Di Nola, figlio di un dipendente di quello stesso pastificio che scelse quel nome come gesto di riconoscenza. Un bambino che respirava il profumo della pasta, che correva tra i filari e soffiava bolle di sapone usando gli zitoni come cannucce, mentre sognava di creare “la pasta più buona del mondo”. Un sogno che, dopo 50 anni, è diventato una realtà proprio nei luoghi della sua infanzia. Dopo anni alla ricerca di quella qualità, di quel profumo, di quel colore giallo paglierino che non ha mai dimenticato.

LA PASTA: GRAGNANO IGP DA GRANO 100% ITALIANO, LA PRIMA CERTIFICATA IN BLOCKCHAIN E CON ZERO PESTICIDI

La semola che viene usata per la produzione della pasta firmata 28 Pastai proviene da un’accurata selezione dei migliori grani duri italiani, quelli che crescono lungo la costiera adriatica centrale, tra Abruzzo e Molise, sulle colline frentane. Una terra di grano, vigneti e uliveti, solcata da fiumi e torrenti, dove il dolce alternarsi delle brezze del mare e di terra esaltano la vocazione di questo territorio per la coltivazione di frumento di alta qualità che non necessità di pesticidi.

La pasta viene lavorata con metodi tradizionali, trafile di bronzo e una vera essiccazione lenta a basse temperature. Tramite il QR Code presente su ogni confezione, il consumatore può seguire, in piena trasparenza, tutti i passaggi tecnici nel dettaglio. Per questo la pasta di 28 pastai è la prima pasta di Gragnano la cui filiera è tracciata con una certificazione digitale in blockchain.

Il prodotto ha ottenuto fin da subito l’indicazione Geografica Protetta (I.G.P.) “Pasta di Gragnano”, riservata alle paste alimentari che rispondono alle condizioni e ai requisiti stabiliti dal presente disciplinare di produzione. La “Pasta di Gragnano” è il prodotto ottenuto dall’impasto della semola di grano duro con acqua della falda acquifera locale.

Garantire un piatto di pasta buono e sano è una delle missioni di 28 Pastai. Per questo il prodotto è certificato da Bureau Veritas con Zero Pesticidi e Zero Glifosato (un diserbante dannoso per la salute, presente su 7 marchi di pasta su 20). La salubrità del prodotto è dovuta anche da una maglia glutinica protettiva che intrappola l’amido: questo si traduce in una pasta più digeribile e con un indice glicemico più basso.

Inoltre, la pasta di 28 Pastai è sostenibile: vengono realizzati pack realizzati in carta e bio-plastica, 100% riciclabili.

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