Buona la prima! Tra gli affascinanti sorsi di bollicine etnee e le creazioni culinarie intimamente legate al territorio del noto chef ibleo Andrea Alì, “A piedi nudi sul vulcano” non poteva che essere una cena-evento imperdibile. La degustazione di bollicine vulcaniche organizzata dalla giornalista Giada Capriotti presso il ristorante Andrea di Palazzolo Acreide è stato solo il primo degli appuntamenti che lo chef Andrea Alì ospiterà nel suo ristorante per promuovere il buon bere siciliano. “L’idea di questa cena con Giada – ha spiegato lo chef in apertura della serata – nasce quando vedo continuamente promozionare altre tipologie di vino nel nostro territorio e io penso sempre alla mia Sicilia. Dobbiamo promuovere i nostri vini e questa serata dedicata alle bollicine dell’Etna è solo il primo round, ne vogliamo organizzare un’altra dedicata alle bollicine siciliane”.
Su questi presupposti è nata l’idea della cena che ha visto protagoniste nella splendida Palazzolo Acreide ben sei cantine dell’Etna: Cantine Russo con la produttrice Gina Russo, Cantine di Nessuno, presente con il produttore Seby Costanzo, cantine Nicosia presente con il responsabile comunicazione & eventi Antonio Marino, Stanza Terrena presente con il produttore Giuseppe Grasso, e infine Murgo e Gambino. Dieci etichette di metodo classico e una chicca finale, con la degustazione en Primeur del Metodo Ancestrale di Stanza Terrena hanno accompagnato i piatti dello chef Andrea Alì che si è superato con un menù da 10 portate e una buona velocità nell’esecuzione e nel servizio coordinato in sala dalla moglie.
Le iconiche bolllicine di Murgo Brut hanno accompagnato l’elegante entrèe: Ostrica, granita di limone e spuma di Murgo. A seguire Sosta Tre Santi Etna Brut e Sosta Tre Santi Carricante Brut di Cantine Nicosia hanno esaltato il Soffice di ricotta, foglia d’ostrica e polpa di ricci e l’Arancinetta al “masculina da magghia” presidio Slow Food su salsa di carota. Ancora un antipasto per Alì che ha reinterpretato il panino delle 11, proponendo il suo paninetto con salumi di suino nero siciliano e spalmabile di latte vaccino, accompagnato dalle eleganti bollicine di Maria Gambino Brut. A Cantine di Nessuno con l’Apum Brut 48 mesi è toccato l’interessante abbinamento con il Raviolo aperto di pasta fresca farcito con ricotta, salsiccia presidio Slow Food di Palazzolo Acreide, passata di broccolo, mentre Gina Russo ha accompagnato il secondo primo con il suo Mon Pit Brut che ha esaltato il Pacchero alla catanese ripieno con finocchietto selvatico,pinoli, uva passa e acciughe. I due secondi dello chef Alì, Fagiolo, lampuga e sanapo e Tocco di pescato agli odori iblei con il Murgo Brut Rose di Cantine Murgo e il Sosta Tre Santi Brut Rose di Cantine Nicosia hanno preceduto la Focaccia broccolo e colatura di alici e il Mon Pit Brut Rosè di Cantine Russo. La Ratatouille siciliana ha accompagnato l’Ancestrale di Stanza Terrena.
Una cena ricca e grandiosa in cui scambiarsi gli auguri di Natale non poteva che concludersi con uno dei migliori panettoni artigianali di Sicilia, quello del maestro panificatore messinese e ambasciatore del gusto, Francesco Arena, special guest della serata organizzata da Giada Capriotti. Una serata speciale in cui le eccellenti bollicine dell’Etna del versante Est, Nord e Sud – Est, sono state grandi protagoniste al pari delle portate dello chef Andrea Alì, che è un riferimento per il territorio ibleo, grazie al lavoro e alla reputazione costruita negli anni. Il suo ristorante infatti è tra i Bib Gourmand della prestigiosa Guida Michelin, oltre che un indirizzo segnalato nella Guida Slow Food da oltre dieci anni. Un percorso cibo – vino, nel cuore del centro ibleo, che è stato apprezzato dai tanti ospiti della serata, ed ha raggiunto lo scopo di valorizzare le bollicine made in Sicily attraverso alcune delle cantine più prestigiose dell’isola che producono metodo classico nell’isola.