Si è conclusa oggi la due giorni di incontri promossi dall’Associazione degli Ambasciatori del Gusto che ha fatto tappa in Sicilia. Taormina e Messina hanno accolto con grande entusiasmo il Convegno nazionale dell’Associazione, un momento di incontro che riunisce gli associati provenienti dall’Italia e dall’estero e che rappresenta una speciale occasione per fare il punto sullo scenario attuale del comparto.
Ieri al Palazzo dei Congressi di Taormina si è parlato di Ristorazione Sostenibile, con un interessante focus sulle problematiche legate alla gestione del personale e sulla necessità di innovare andando incontro alle esigenze dei lavoratori, soprattutto in questo periodo difficile post pandemia. L’incontro moderato da Gianluca De Cristofaro, – dopo i saluti dei sindaci di Taormina Mario Bolognari e di Messina, Federico Basile -ha visto gli interventi del Presidente degli Ambasciatori del Gusto Alessandro Gilmozzi e Enrico Bartolini, uno degli chef più stellati al mondo, che ha raccontato la sua storia dagli esordi e esortato i giovani a innamorarsi di qualcosa e principalmente di se stessi, a imparare a lavorare bene, a rispettare la disciplina, a non rincorrere immediati riconoscimenti ma fare esperienza per realizzarsi. “Dobbiamo avere il primato di essere eccellenti” – ha sottolineato Bartolini. Le due T “Talento e Territorio” sono le parole che mi fanno sentire a mio agio” – ha spiegato ancora lo chef pluripremiato.
L’Ambasciatrice del Gusto e Professoressa di antropologia Elisabetta Moro ha inviato un messaggio in cui ha esortato i giovani a diventare protagonisti nella costruzione del futuro del made in Italy, soffermandosi sulle criticità della “società del desiderio e della seduzione” che ha valori molto diversi rispetto al passato. “il grande tema – ha spiegato la docente – è coinvolgere i giovani in un progetto culturale e farli diventare parte della grande storia del made in Italy”.
Il tema del personale è stato poi esplorato con esempi concreti, grazie alla testimonianza dell’Ambasciatrice del Gusto e manager Ilaria Puddu che gestisce un centinaio di dipendenti che operano in 40 locali del gruppo. Il segreto del successo? “Abbiamo un approccio molto umano coi dipendenti che ci piace chiamare collaboratori. I ragazzi che lavorano con noi devono avere dedizione per il lavoro, mostrare empatia verso il cliente e lavorare sui risultati. È importante che abbiano tempo libero, infatti lavorano 40 ore settimanali grazie ai turni e i nostri locali sono aperti tutti i giorni dell’anno, anche a Natale. È importante renderli partecipi e responsabili per farli lavorare bene e premiarli con benefit”.
A portare la sua esperienza sul palco, Aya Yamamoto, 36 anni, imprenditrice della ristorazione che quando ha aperto la gastronomia Yamamoto a Milano è uscita con la comunicazione “Non cerchiamo personale. Noi preferiamo cercare persone, ci sembra più umano, empatico, rispettoso”. Poi ancora, con una visione tecnico-operativa, ha relazionato l’esperto vertical leader ho.re.ca. di ManpowerGroup, Stefano Pregel.
L’Ambasciatore del Gusto e imprenditore Vittorio Borgia ha raccontato la sua esperienza di imprenditore della ristorazione che ha puntato sulla digitalizzazione e ha parlato dei vantaggi del cashless, anche in termini di sicurezza. Infine, Paola Sarco, Exhibitions manager di TUTTOFOOD Fiera Milano ha annunciato la collaborazione stipulata con gli Ambasciatori del Gusto, insieme al Presidente AdG Alessandro Gilmozzi.
Dopo il convegno, gli ospiti sono stati accolti all’Hotel Diodoro di Taormina dove gli ambasciatori del gusto Martina Caruso, Luca Miuccio, Rosario Umbriaco, Vittorio Borgia e Vincenzo Tiri hanno cucinato per la cena di gala, mentre al pane ha pensato l’ambasciatore del gusto messinese Francesco Arena che insieme allo chef Pasquale Caliri e al pastry chef Lillo Freni hanno avuto il grande merito di aver portato il convegno nazionale degli Ambasciatori del Gusto in Sicilia.
Oggi a Messina, la giornata conclusiva con il pranzo organizzato presso il Ristorante Marina del Nettuno in cui lo chef Pasquale Caliri ha fatto da padrone di casa. La sua “Ghiotta Fuiuta” merluzzo con spuma di patate e salsa di pescestocco a ghiotta è stata apprezzata dai colleghi ambasciatori. Insieme a lui in cucina, Francesco Arena che ha proposto una rivisitazione della focaccia messinese con farina di riso artemide, fonduta di tuma, indivia riccia, uvetta e pinoli, ciliegino confit e filetti di acciuga, Andrea Graziano con il panino Suitt Drims, Rosario Umbriaco con l’arancino rosa e Lillo Freni con la cassata siciliana. Il prossimo grande evento degli Ambasciatori del Gusto farà tappa in Trentino dal 6 all’8 marzo. Dandosi questo appuntamento, gli ambasciatori provenienti da tutta Italia hanno salutato la Sicilia.