È stata presentata a Troina la prima Scuola di Gastronomia Funzionale del Dipartimento di Scienze Biomediche e Biotecnologiche dell’Università degli Studi di Catania. I corsi prenderanno il via il prossimo febbraio alla cittadella universitaria dell’Oasi della provincia ennese. Il progetto formativo, coordinato dal prof. Filippo Drago, (nella foto) ordinario di Farmacologia all’Università di Catania e promotore del progetto e direttore del Comitato scientifico, è destinato a coloro che desiderano acquisire competenze culturali ed operative sulle proprietà sensoriali, funzionali e nutrizionali degli alimenti e del loro effetto sulla salute dell’uomo. Il percorso formativo – con 350 ore di didattica tra lezioni frontali e esercitazioni pratiche – è rivolto a 50 partecipanti (neo-diplomati degli istituti alberghieri e cuochi) che intendano specializzarsi in questa tematica che coniuga cibo, cultura ed educazione alimentare.
La gastronomia funzionale di qualità vuole fornire agli addetti del settore ristorativo e dell’HoReCa strumenti di conoscenza degli aspetti tecnologici, nutrizionali e funzionali degli alimenti, per coniugare una corretta alimentazione con percorsi terapeutici di specifiche malattie. Il professore Drago, nel corso della presentazione avvenuta lo scorso 26 novembre alla Cittadella dell’Oasi, ha spiegato il fine dell’iniziativa: “Si tratta di formare esperti in gastronomia di qualità che possano, nell’esaltazione delle qualità di un piatto, indirizzare l’alimentazione su percorsi di tipo terapeutico”. Tra i promotori dell’iniziativa anche la testata giornalistica Sicilia da gustare con il suo editore Carmelo Pagano che ha affermato:
“Si tratta di un percorso che abbiamo iniziato quattro anni con l’Università di Catania con il corso di “Healing chef” dove si sono formati alcuni chef, anche stellati, con l’obiettivo di diffondere la cultura di una alimentazione corretta e preparata ad arte, affinché i principi curativi contenuti in moltissimi alimenti possano essere utilizzati al massimo, sia in sede di prevenzione sia nel caso di cura di determinate patologie”.
Un ruolo importante nella nuova scuola lo avrà lo chef stellato Vincenzo Candiano che sarà docente dei corsi. “Nutrizione e benessere è la nuova frontiera della gastronomia, perché se da un lato i medici sono chiamati ad occuparsi sempre più di nutriceutica, in campo adesso anche noi che, legando tecnica e creatività, scelta di materie prime di qualità e conoscenza dei riflessi che l’alimentazione ha sulla salute umana, possiamo dare un valore aggiunto alla nostra cucina non dimenticando che stare bene a tavola, rende felici”.
“La sinergia tra il Comune e l’Oasi di Troina e l’Università di Catania continua a produrre ottimi risultati per la valorizzazione del territorio ennese e per il futuro dei giovani siciliani – ha spiegato il rettore Francesco Priolo -. Troina, grazie a questo nuovo corso di formazione, diventa a tutti gli effetti un polo di attrazione culturale di alto prestigio nel campo della gastronomia e un punto di incontro tra tanti chef già noti e per chi si appresta a diventarlo come i neo-diplomati degli istituti alberghieri”. Una sinergia promossa anche dal sindaco di Troina, Fabio Sebastiano Venezia.
Alla tavola rotonda, moderata dal giornalista Gioacchino Bonsignore, direttore della rubrica “Gusto” di Tg5 sono intervenuti gli chef siciliani Vincenzo Candiano, Carmelo Chiaramonte e Giuseppe Patania, i docenti di Biochimica clinica Vittorio Calabrese, di Scienze e Tecniche dietetiche Applicate, Fabio Galvano dell’ateneo catanese e di Alimentazione e Nutrizione Umana, Giovanni Scapagnini dell’Università del Molise.
Il Belvedere delle Aquile all’Oasi ha poi ospitato i cooking show degli chef della squadra di “Sicilia da gustare” che hanno utilizzato per i loro piatti ingredienti a km zero: Dalila Grillo, Salvatore Gambuzza, Carmelo Chiaramonte, Vincenzo Candiano, Nicola Zinna, Giuseppe Patania, Giuseppe Pappalardo.