Messina si conferma una città che vuole continuare a far parlare di sé e promuovere il suo territorio anche attraverso la cucina. Nel tradizionale appuntamento con i giornalisti del Marina del Nettuno Yachting Club Messina, il presidente della Comet Ivo Blandina e il resident chef Pasquale Caliri hanno fatto un bilancio dell’anno appena trascorso e annunciato che non mancheranno le novità per il 2020.
“Quest’anno – ha affermato Pasquale Caliri – abbiamo accelerato sul concetto di valore. Valore nella costruzione di un percorso individuale sempre più rispettoso eticamente del cibarsi in senso lato, e valore interno a tutto quello che comunque intorno al food impatta socialmente”. Il riferimento è alle tante iniziative di solidarietà verso le persone meno fortunate, come la cena al buio con l’associazione Italiana Ciechi, il sostegno alle campagne di raccolta fondi per la ricerca sulla fibrosi cistica e, in ultimo, la cena di Natale in corsia per i pazienti del Centro Nemo Sud di Messina con gli Ambasciatori del Gusto Francesco Arena e Lillo Freni. Il fine è stato quello di creare valore intorno al cibo e donare conforto, sorrisi ed emozioni ai meno fortunati.
Per far leva sul concetto di valore, il Marina del Nettuno si è fatto anche promotore di un tavolo permanente sul turismo e ha ospitato masterclass di cucina italiana per gli stranieri. Sono stati tanti anche gli impegni per promuovere la cucina del territorio in chiave gourmet in giro per la Sicilia in occasione di Taormina Gourmet, Taobuk e Mediterraria. E poi la nascita del “Gustosino” il nuovo giornale online di enogastronomia edito da Comet, di cui lo chef Caliri è direttore responsabile. Insomma un anno ricco, quello appena trascorso, che apre la strada a tante novità che Blandina e Caliri non hanno voluto svelare. Di sicuro c’è la volontà di continuare a fare rete, progettare iniziative di valore e tracciare un segno più incisivo nella ristorazione messinese di qualità.
Dopo il brindisi e lo scambio di auguri, il Marina del Nettuno ha offerto il tradizionale pranzo ai giornalisti. Per l’occasione lo chef Caliri ha proposto un menù degustazione con alcuni dei piatti storici del ristorante, come l’uovo di galline felici, cotto a bassa temperatura e servito con uova di caviale e salmone su spuma di ricotta con acqua di mare e bottarga di tonno. L’uovo era adagiato su una focaccina venezuelana con farina di mais.
Nel menù degustazione che si è aperto con la zuppa ai funghi porcini con panna acida al cardamomo e tapioca croccante, si sono susseguiti l’involtino con trippetta di baccalà, baccalà mantecato e gambero rosso di Mazara, cime di rapa croccanti, maionese con lardo di colonnata; gli spaghetti di carruba con ricci di mare e spuma al prezzemolo su ricotta aromatizzata al limone; la ricciola con sedano rapa, polvere di orzo, emulsione all’aglio nero e maionese di limone; la triglia con cavolo verza scottato, mollica atturrata e foie gras vegetale.
Per finire in dolcezza lo chef Caliri, allievo del grande pasticcere Paco Torreblanca, ha deliziato gli ospiti con la sua rivisitazione del tiramisù al caffè.