Coldiretti lancia la campagna #MangiaItaliano

by Valeria Zingale

Anche in Sicilia, domani 7 marzo dalle 9.00  nei Mercati Campagna Amica sarà avviata la prima campagna #MangiaItaliano per salvare la reputazione del Made in Italy, difendere il territorio, l’economia e il lavoro e far conoscere il valore della più grande ricchezza della Regione, quella enogastronomica,   per combattere la disinformazione, gli attacchi strumentali e la concorrenza sleale.

In alcuni Paesi vengono addirittura chieste insensate certificazioni sanitarie “virus free” su vini e cibi provenienti dalla Lombardia e dal Veneto, ma ci sono state anche assurde disdette per forniture alimentari provenienti da tutta la Penisola sotto la spinta di una diffidenza spesso alimentata ad arte con fake news dalla concorrenza e ora cominciano addirittura a essere disertati i ristoranti italiani.

Serve un impegno delle autorità nazionali e comunitarie per fermare pratiche insensate che rischiano di far perdere quote di mercato importanti alle produzioni nazionali per colpa di una concorrenza sleale che mira a screditare i prodotti dall’Italia che sono sani e garantiti come prima” – ha sottolineato il presidente della Coldiretti Ettore Prandini. “Insieme agli interventi per sostenere il tessuto produttivo a livello nazionale serve anche ricostruire un clima di fiducia nei confronti del marchio Made in Italy che rappresenta nell’alimentare una eccellenza riconosciuta sul piano qualitativo e sanitario a livello comunitario e internazionale”.

Per questo la Coldiretti lancia la prima mobilitazione #MangiaItaliano nei mercati, nei ristoranti, negli agriturismi, ma anche con il coinvolgimento delle industrie e delle strutture commerciali più virtuose del settore, colpite ingiustamente da una dura emergenza. Un’iniziativa che riguarderà tutti i mezzi di comunicazione a partire dai canali social.

“L’emergenza coronavirus con le difficoltà produttive, logistiche e commerciali ed i pesanti danni di immagine – precisa la Coldiretti – sta mettendo a rischio l’intera filiera agroalimentare estesa, dai campi agli scaffali fino alla ristorazione, che raggiunge in Italia una cifra di 538 miliardi di euro pari al 25% del Pil ed offre lavoro a 3,8 milioni di occupati. Senza dimenticare – continua Coldiretti – gli effetti del crollo del turismo che è sempre stato un elemento di traino del Made in Italy agroalimentare all’estero, amplificato dallo stop forzato alle Fiere che sono un momento importante di promozione”.

Si tratta di una comunicazione chiara per salvare la reputazione del Made in Italy, difendere il territorio, l’economia e il lavoro – commenta Francesco Ferreri, presidente Coldiretti Sicilia -. Non è accettabile che in alcuni Paesi vengano addirittura richieste certificazioni sanitarie “virus free” così come, a causa delle fake news, si danneggino i prodotti italiani”.

In tutte le province gli agrichef e gli agricoltori faranno degustare le specialità del luogo e le ricette  perché – sottolinea Coldiretti Sicilia – “oggi più che mai è determinante ribadire che i prodotti italiani sono sani, buoni, genuini.  Contro le fake news scende in campo la nazionale del buon cibo prodotto da agricoltori”.

La lista dei Mercati siciliani è consultabile qui: https://www.campagnamica.it

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